Lipodistrofia

La Lipodistrofia è una complicanza che si presenta nelle persone con diabete di tipo I e nei tipo II che iniettano insulina.

Le lipodistrofie sono accumuli di grasso sottocutanei nei siti di iniezione dell’insulina.

Le lipodistrofie hanno un forte impatto psicologico sui diabetici dovuto al suo aspetto estetico che modifica la silhouette, e un serio impatto sulla gestione della glicemia perché causano un rallentamento nell’assorbimento dell’insulina comportando così la comparsa di ipoglicemie e iperglicemie.

Le lipodistrofie si possono manisfestare in due forme

Lipodistrofia atrofica: si manifesta con aree avvallate e circoscritte che si formano in corrispondenza del luogo di iniezione dell’insulina. È dovuta probabilmente a una risposta immunitaria locale nei confronti dell’insulina iniettata.

Lipodistrofia ipertrofica: si manifesta soffice nodulo superficiale nelle sedi di iniezione. Si pensa sia dovuta ad una sintesi di grassi provocata dall’insulina nelle sedi di iniezione.

Le lipodistrofie hanno un forte impatto sulla gestione della glicemia: possono infatti provocare ipo o iperglicemie improvvise e difficili da gestire.

Come prevenirla

Il modo più efficace per contrastare l’insorgere di questa complicanza è acquisire una corretta tecnica di somministrazione dell’insulina.

Ecco alcuni consigli pratici per prevenire la formazione di lipodistrofie:

  • iniettare l’insulina nel tessuto sottocutaneo, mai nel derma o nel muscolo;
  • cambiare l’ago ad ogni iniezione;
  • alternare i siti di iniezione (addome, cosce, braccia, natiche) e in ciascun sito distanzia di almeno un centimetro le punture;
  • utilizzare un ago corto, meglio se di 4mm come raccomandato da AMD, SID e OSDI;
  • evita le iniezioni di insulina in aree lipodistrofiche perché qui l’assorbimento è imprevedibile e potrebbe causare ipoglicemia o iperglicemia inaspettata.

Fonte: sito FAND.it, Associazione Italiana Diabetici